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La mia rubrica personale

LA CURA

...se non noi, chi altri?

LA CURA

 

 ...Siamo noi che ci dobbiamo prendere cura di noi stessi…

 

IL MITO DI CURA

 

Mentre Cura stava attraversando un certo fiume, vide del fango argilloso.

Lo raccolse pensosa e cominciò a dargli forma.

Ora, mentre stava riflettendo su ciò che aveva fatto, si avvicinò Giove.

Cura gli chiese di dare lo spirito di vita a ciò che aveva fatto e Giove acconsentì volentieri.

Ma quando Cura pretese di imporre il suo nome a ciò che aveva fatto, Giove glielo impedì e volle che fosse imposto il proprio nome.

Mentre Cura e Giove disputavano sul nome, intervenne anche Terra, reclamando che a ciò che era stato fatto fosse imposto il proprio nome, perché, essa, la Terra, gli aveva dato una parte del proprio corpo.

I disputanti elessero Saturno a giudice, il quale comunicò ai contendenti la seguente giusta decisione: “Tu Giove, che hai dato lo spirito, al momento della morte riceverai lo spirito. Tu Terra, che hai dato il corpo, riceverai il corpo. Ma poiché fu Cura che per prima diede forma a questo essere, finché esso vive lo possieda Cura. Per quanto concerne la controversia sul nome, si chiami homo poiché, è stato tratto da humus (terra).

 

Della cura fa parte anche il perdono.

Odio, rabbia, rancore, invidia che ci portiamo dentro è la negazione del volerci bene, e volerci bene significa anche saper perdonare.

Il perdono che non diamo a noi stessi e agli altri avrà nel tempo delle conseguenze importanti nel nostro corpo.

La stessa parola perdono ci suggerisce che perdonare è un dono: per donare la pace, il nostro cuore, il nostro amore. Altrimenti continuiamo a trattenere questa energia negativa che fa male agli altri, ma soprattutto a noi stessi. Perché l’odio è un’energia e resta dentro di noi e non ci dà pace. La prima cosa da fare è allora perdonare, donare a noi stessi e agli altri l’amore e la pace così da eliminare questa spina che continua a propagare dentro di noi onde energetiche negative.

Le stesse religioni di tutto il mondo, ma anche le medicine alternative e complementari, insistono sull’importanza del perdono.

Interessante vedere come la parola CURA derivi dalla parola CUORE!

aliquid alicui curae est = una cosa sta a cuore a qualcuno 

mihi curae est = mi sta a cuore 

alicui curae est  = a uno sta a cuore che

Un’altra cosa importante da prendere in considerazione  è la parola.

Noi dovremmo sempre benedire, una cosa che abbiamo perso nel tempo e che una volta i nostri anziani usavano fare a tavola o prima di uscire di casa: benedire, cioè dire bene.

Mangiamo e beviamo a volte trangugiando il cibo, cibo che poi entrerà nelle nostre cellule e si trasformerà nei nostri tessuti.

Sarà un cibo benedetto? O magari mandato giù in fretta o in momenti di rabbia?

Da piccole le mie bimbe dicevano così : "Signore benedici il cibo che stiamo per prendere e fa che tutti i bambini del mondo possano dire così". 

Una preghiera che possiamo dire nel nostro cuore, perché, alla fin fine, siamo noi stessi che abbiamo questo potere, siamo noi che possiamo compiere miracoli, basta crederci! 

E l’acqua così importante per noi, tanto da formare il nostro corpo per il 70%, come comporrà i nostri organi? Come si organizzerà dentro il nostro sangue, dentro il nostro cuore? Porterà quale messaggio? Sarà di gioia o di paura?

Le molecole si organizzeranno in modo armonico o anarchico?

Le parole che diciamo durante la giornata che onde vibratorie porteranno alla nostra acqua?

Ricordate gli esperimenti di Masaru Emoto?

L’acqua sottoposta a pensieri, musica, parole positive e poi congelata formava cristalli ordinati geometricamente perfetti, diversamente dall’acqua che assorbiva parole e pensieri negativi che formava cristalli imperfetti e disordinati.

Questo ci riconduce alla tanto discussa memoria dell’acqua, la base sulla quale si fonda l’omeopatia: acqua informatizzata.

I nostri pensieri mandano continuamente informazioni all’acqua che ci compone e, per assurdo, potremmo creare anche noi i cristalli più belli o più disordinati.

Potrebbe essere questa una con-causa delle malattie?

E arriviamo sempre là: è importante ciò che mangiamo e beviamo, ma anche come lo facciamo!

È questa la prevenzione primaria, come ci insegnava il padre della medicina:

 

”Fa che il cibo sia la tua medicina e che la tua medicina sia il tuo cibo”

 

 Ippocrate

 

 

 

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