PILLOLE ANTISTRESS 5 parte
Medicina Tibetana
PILLOLE ANTISTRESS IN FORMATO TASCABILE
quinta parte
Eccoci ad un nuovo appuntamento. Avete provato gli esercizi suggeriti la volta scorsa? Com’è andata? Hanno funzionato? Mi piacerebbe avere un riscontro da voi. Se avete piacere potete scrivermi una e-mail a gloria.fabbroni@yahoo.com
Oggi il tema è:
MEDICINA TIBETANA
I 5 Tibetani e Il flusso energetico dell’8
I Tibetani descrivono 7 centri di energia nel corpo da noi chiamati “vortici” (nella regione frontale e occipitale della fronte, alla base della gola, nella regione del fegato, a livello del pube e in ogni ginocchio). Sono in effetti dei centri magnetici di energia dove questa ruota molto velocemente. Il loro rallentamento è indice di cattiva salute e invecchiamento. Da secoli insegnano degli esercizi per accrescere la velocità di rotazione e riacquistare la vitalità. Fu un certo colonnello Bradford che, osservando dei monaci tibetani in Himalaya e provando i loro metodi, li introdusse in occidente.
Tra questi, parleremo di due tecniche che ci aiuteranno ad aumentare ed equilibrare la nostra energia.
I 5 Tibetani… l’esecuzione dell’antico segreto della fonte della giovinezza…
Nella nostra cultura i Cinque tibetani sono esercizi di stretching che vanno a lavorare su alcuni organi interni del corpo e sui principali centri energetici del nostro organismo.
Fine ultimo di questa serie di esercizi è infatti riattivare i 7 chakra, (ma anche acquisire elasticità e ricaricarsi, direi io).
I Tibetani ritengono che con questi 5 esercizi si possa raggiungere la vitalità in 3 mesi praticandoli solo 5-10 minuti al giorno. All’inizio ogni esercizio viene eseguito solo per 3 volte, ma viene aumentato gradualmente di 2 esecuzioni ogni settimana fino ad arrivare a 21 ripetizioni per posizione.
Meglio compiere questa pratica in maniera abituale, si chiamano infatti “riti”, la mattina.
La respirazione è una parte molto importante della sequenza. Inspirate quando siete in fase di rilassamento ed espirate quando state facendo lo sforzo e siete contratti.
Impiegate dai 5 ai 10 minuti per eseguire tutta la sequenza nell’ordine illustrato.
Se all’inizio non riuscite a compiere perfettamente gli esercizi, non rinunciate. Fate il meglio che potete per raggiungere le varie posizioni e non sforzatevi più di quello che riuscite. L’elasticità tornerà man mano nei giorni.
Primo rito tibetano, la Rotazione Da questa posizione, fissando un punto fermo di fronte a noi, iniziare a ruotare in senso orario. Inspirare nella parte anteriore della rotazione ed espirare in quella posteriore. Questo esercizio aumenta la velocità di tutti i vortici. Solo per questo rito il massimo di ripetizioni è 12.
BENEFICIO: riattiva tutti i 7 chakra
Secondo rito tibetano, l’Angolo Distesi sulla schiena e con le braccia lungo i fianchi, appoggiare le mani al pavimento, mantenendo le dita unite. Espirando sollevare la testa portandola verso il petto. Quindi sollevare anche le gambe verticalmente tenendo i piedi a martello. Lo scopo è formare un angolo retto (90°) rispetto al suolo. Inspirando tornare alla posizione di partenza. Se le prime volte non riuscite ad alzare le gambe, fatelo piegando prima solo le ginocchia e poi sollevate verso l’alto anche le gambe.
BENEFICIO: tonifica e rafforza i muscoli di gambe e collo, agisce positivamente sugli organi addominali e sui genitali. Attiva i primi 5 chakra.
Terzo tibetano, l’Arco In ginocchio, distendere le braccia lungo i fianchi con i gomiti all’indietro. Inspirare e portare la testa in avanti. Espirare e portarla all’indietro insieme con le spalle, mantenendo sempre il corpo ben eretto. Questa posizione è l’ideale se si ha bisogno di distendere gli addominali dopo un allenamento particolarmente intenso.
BENEFICIO: allenta le tensioni di schiena e collo; apre le vie respiratorie e regolarizza la funzionalità degli organi genitali. Energeticamente attiva il 3°, il 4°, il 5° e il 6° chakra.
Quarto tibetano, il Ponte
Seduti con le gambe distese in avanti, leggermente divaricate, e con il busto ad angolo retto. Volgere le punte dei piedi verso il soffitto e mantenere le braccia lungo i fianchi, con i palmi appoggiati sul tappetino. Espirare e, premendo mani e talloni a terra, alzare il bacino per formare una sorta di ponte. Mantenere le braccia tese e i glutei contratti, flettere la testa indietro e, inspirando, tornare nella posizione di partenza.
BENEFICIO: potenzia i muscoli di braccia, gambe e glutei. Apre la gabbia toracica, mobilizza le articolazioni di anche e spalle, previene inoltre artrosi e osteoporosi. Attiva il 3°, il 4° e il 5° chakra
Quinto tibetano, la Montagna
Da terra, sollevati sui palmi delle mani e sulle punte dei piedi. Espirando iniziare a sollevarsi fino ad assumere la posizione di una V rovesciata. Le piante dei piedi e i palmi delle mani devono rimanere ben saldi a terra, braccia e gambe devono invece essere tese. Inspirando, riabbassare il bacino senza toccare terra, ed espirando sollevarlo un’altra volta.
BENEFICIO: distende la muscolatura posteriore delle gambe e della schiena, rafforza i muscoli delle braccia, attiva pettorali e addominali, tonifica gli organi addominali e intestinali. Facilita inoltre l’eliminazione delle tossine attraverso naso e gola. Dal punto di vista energetico, attiva tutti i chakra.
Possiamo riassumere come l’esecuzione costante e regolare dei 5 tibetani apporti molteplici benefici sia a livello fisico (a carico dell’apparato muscolo-scheletrico e del sistema respiratorio) che a livello mentale ed energetico:
potenziamento dei muscoli
maggiore elasticità
rafforzamento del corpo in generale
miglioramento della respirazione
riduzione dello stress
incremento della chiarezza mentale e della capacità di concentrazione
calma mentale
rallentamento dei processi di invecchiamento del corpo
incremento energetico
Respirare è una parte molto importante del programma. Tuttavia da varie fonti di informazioni non c’era alcuna coerenza tra di loro riguardo a quando inspirare e quando espirare. Il sistema condiviso qui è quello appreso originariamente alla fonte dai miei insegnanti, e cioè:
INSPIRARE QUANDO SI è DISTESI O RILASSATI
ESPIRARE QUANDO SI è CONTRATTI O TESI (durante lo sforzo)
Cosa fondamentale: il rito richiede costanza, ovvero va praticato tutti i giorni. Meglio se di mattina, a digiuno e a piedi nudi, appena scesi dal letto.
Fra 3 mesi mi direte come vi sentite
IL FLUSSO ENERGETICO DELL’8
Secondo la Medicina tradizionale Tibetana, il corpo degli esseri viventi è pervaso e attraversato da vari tipi di flussi energetici.
Di questi, alcuni percorsi sono a forma di 8 e vennero descritti da John Thie, medico chiropratico americano inventore della kinesiologia Specializzata e del Touch for Health, come percorsi energetici ausiliari intercettabili nei corpi sottili.
Essi sono una manifestazione dell’energia elettrica.
Si distinguono dai meridiani poiché non possiedono punti di agopuntura e dai chakra e dai plessi nervosi perché non sono vortici energetici.
Disturbi dei percorsi energetici a forma di 8 possono causare senso di affaticamento, di spossatezza, di perdita della centratura, impaccio motorio, difficoltà di apprendimento, indebolimento della vista e dell’udito, disturbi articolari ed altri disagi.
Gli esercizi atti a migliorare il flusso energetico a forma di 8 possono alleviare il dolore, ridurre il gonfiore, migliorare il movimento delle articolazioni, migliorare la flessibilità, la centratura, la postura e generare più energia e vitalità.
Questi circuiti energetici che hanno la forma dell’infinito in totale sono 18.
Quattro “grandi 8”: uno sulla parte anteriore del corpo, uno sulla parte posteriore ed 1 su ognuno dei 2 lati.
Dodici “8 minori”: tre sulla parte anteriore del corpo, tre su quella posteriore e tre su ogni lato.
Due “piccoli 8”: uno alla sommità del capo ed uno sulla pianta dei piedi.
L’utilizzo delle forme a 8 che circondano il corpo fisico secondo la tradizione Tibetana fornirà un metodo riequilibrativo sempre a disposizione.
Ma come possiamo utilizzarli? (ovviamente tra i vostri cari, in casa, tra amici e parenti).
La maniera corretta sarebbe quella di rivolgersi ad un kinesiologo che, con la sua arte, esegua un test muscolare per capire dove ci sia uno squilibrio energetico… ma… …Ma voi avete due “antenne” che possono recepire questo squilibrio energetico, e usando amore ed intuito, armati da intenzione di portare beneficio e da serenità, potete cominciare ad accarezzare l’aura attorno alla persona ricevente e compiere dei grandi o piccoli 8 con la gestualità di chi vuole offrire un dono. Coraggio, non potete sbagliare se ciò che offrite è fatto col cuore!
Se stendiamo questo magico 8, assume la forma di un otto pigro, come lo chiamiamo noi nei corsi
Possiamo disegnare nell’aria tanti piccoli o grandi 8 pigri, sempre seguendoli con gli occhi. Quando li disegnate grandi, seguiteli con tutto il vostro corpo, in maniera sinuosa e aggraziata se ci riuscite.
A cosa serve questo esercizio?
Serve a migliorare l’integrazione degli emisferi cerebrali e di conseguenza migliora la coordinazione destra-sinistra, la vista, la scrittura, l’attenzione, l’apprendimento.
Compiere questo movimento verso l’alto e verso l’esterno è fondamentale perché serve per far acquisire la capacità motoria fine necessaria per poter scrivere in corsivo.
Coinvolgere anche altre parti del corpo nell’esecuzione di questo movimento serve per attivare le principali attività motorie e le varie aree del cervello: disegnare l’otto pigro nell’aria col naso; appoggiare alla spalla l’orecchio sinistro e tenendo il braccio teso in avanti fare gli stessi movimenti (ripetere la sequenza con l'orecchio destro). Servirà per migliorare la capacità di ascolto e la memoria.
Per la scrittura potete praticare l’esercizio dell’8 pigro e l’alfabeto.
Sulla carta scrivete tutte le lettere dell’alfabeto aggiungendo l’otto pigro su ogni lettera senza mai staccare la penna.
….mamma mia che disastro… mi sa che dovrò fare anch’io gli esercizi con voi! Sembrano sgorbi, ma giuro che sono le lettere dell’alfabeto con sopra il simbolo dell’otto pigro! Voi farete sicuramente meglio!
Dai, che sono divertenti questi esercizi!!
…alla fine la terapia migliore, senza controindicazioni né bisogno di tanti corsi, è il sorriso…
Riporto uno stralcio di un’intervista di alcuni anni fa al Lama Gangchen Tulku Rinpoche
Domanda: Uno dei problemi più diffusi in Occidente è quello dello stress. La meditazione tibetana o la pratica del Dharma possono dare delle indicazioni su queste due cose?
Rinpoche: Per lo stress vale lo stesso discorso: manca l'energia spirituale non occorrono altri metodi, ma una diversa consapevolezza.
Domanda: Esistono pratiche semplici che possono alleviare il problema dello stress?
Rinpoche: Alcune pratiche che vi stiamo dando come i mantra di autoguarigione. Se a qualcuno piace può recitare il mantra OM MUNI MUNI MAHA MUNI SAKYAMUNI SOHA che dà anche un senso immediato di compagnia e di sostegno spirituale. Comunque anche se non si crede alla potenza dei mantra bisogna imparare a portare pace nella nostra vita e nel nostro lavoro. Ormai non possiamo fare a meno di avere una vita molto occupata e va bene, però allo stesso tempo bisogna imparare a rimanere interiormente tranquilli e a fare le nostre cose senza nervosismo. Bisogna riuscire ad essere occupati ma in pace. Essere indaffarati ma pacifici va benissimo. Essere occupati e nervosi invece è un problema. Dobbiamo imparare a mantenere, interiormente, un'attitudine di pace. Dobbiamo cercare di avere meno malumori ed esercitarci a sorridere di più: è un esercizio che si può praticare ogni giorno. Nel Buddismo Tibetano si parla molto del "Bodhicitta" o "Bodhisattva", abbiamo molti nomi per la grande qualità di luminosità interiore, di grande consapevolezza. Questa qualità si sviluppa pian piano ma il seme per cominciare a farla germogliare è proprio una pratica semplice: il sorriso. Voi in Occidente fate così tante pratiche ad esempio lo yoga, ma per incominciare ad integrare la mente con il corpo l'esercizio più importante da praticare è proprio quello del sorriso! Perché quando noi sorridiamo non solo siamo più contenti noi ma anche le persone che ci stanno intorno lo diventano. Se invece noi siamo imbronciati anche tutte le persone intorno a noi lo diventano, la mente di tutti i presenti diventa negativa. Se noi sorridiamo, il sorriso diventa pian piano più profondo e si possono sviluppare grandi qualità dentro di noi. Se il sorriso comincia a venire dal nostro cuore è come un "mudra" (gesto o posizione), comincia a portare energia molto positiva in tutte le nostre azioni, muove qualcosa. Poi se dopo sentite che volete andare avanti, che volete andare ancora più in profondità con il vostro sviluppo interiore allora avrete bisogno dell'aiuto di un maestro, di una guida spirituale. Qui in Occidente avete tante macchine speciali per fare lifting, chirurgia plastica, per togliere le rughe, per fare operazioni di tutti i tipi, perché non fate una macchina o un’operazione per sorridere?! A volte il sorriso lo riserviamo a persone speciali, al nostro ragazzo o alla nostra ragazza; invece il sorriso deve essere per tutti sempre.
Durante la mia ricerca per approfondire questa tematica mi sono imbattuta nella 2° comunità tibetana più grande d’Europa! Nel cuore della Toscana ai piedi del Monte Amiata.
Ecco i link se a qualcuno può interessare.
https://www.agriturismoarcidosso.com/dintorni-agriturismo/merigar-il-2deg-centro-buddista-piu-grande-deuropa
http://www.monte-amiata.eu/italiano/amiata-cultura-merigar.asp
fine quinta parte
Alla prossima puntata!
Parleremo di Switching e l'Agganciamento di Cook.
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Consigli:
Cosa possiamo fare per sostenere e rinforzare il nostro organismo sempre, ma soprattutto nei momenti di stress?
Ogni momento stressogeno altera le nostre difese immunitarie.
Per esempio hai mai notato con che facilità l’insorgenza di un herpes labiale compare dopo un forte stress o quando questo è di tipo duraturo?
La maggior parte del sistema immunitario è situato nel nostro intestino; ecco l’importanza di mantenerlo sano con un’alimentazione corretta aiutandolo anche con integratori ricchi di sostanze benefiche.
Qui ci viene in aiuto il nostro aloe che con i suoi molteplici ingredienti (come minerali, vitamine, enzimi e aminoacidi), stimola la corretta assunzione di nutrienti dal cibo quotidiano, riequilibra tutto l’organismo nel complesso rinforzando quindi anche le difese immunitarie e inoltre lavora come detossinante naturale.
E nei momenti di maggior stress, o magari dopo una cura con antibiotici, non dobbiamo dimenticarci di nutrire con dei potenti probiotici la nostra flora intestinale bilanciando nuovamente i batteri “buoni” del sistema digerente che sostengono il nostro sistema immunitario.
Link agli articoli precedenti:
https://gloriafabbroni.succoaloevera.it/blog/antistress/pillole-antistress
https://gloriafabbroni.succoaloevera.it/blog/antistress/pillole-antistress-parte-2
https://gloriafabbroni.succoaloevera.it/blog/antistress/pillole-antistress-3-parte
https://gloriafabbroni.succoaloevera.it/blog/antistress/pillole-antistress-4-parte-